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@TeatroArciliuto Sabato, 19 settembre 2015 : Presentazione Video Clip Ufficiale di Alessandro Errico “Eppure ti dico Ciao”

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Presentazione Video Clip Ufficiale di  Alessandro Errico  “Eppure ti dico Ciao (La guerra di Piero)”

dalle ore 20,30
aperitivo con buffet facoltativo nel salotto musicale, drink Euro 10,00. Si consiglia la prenotazione.

ore 21,30
concerto nella sala teatro, Ingresso Libero

Alla NewsLetter del Teatro Arciliuto ci si può iscrivere direttamente dalla home page del website del Teatro
(http://dm-mailinglist.com/subscribe?f=74ba7f05)

Oppure dalla pagina FaceBook
(https://www.facebook.com/TeatroArciliuto/app_218430758233196)

Si ricorda che il numero dei posti è limitato ed è preferibile la prenotazione scrivendo a info@arciliuto.it o telefonando al tel. 06 6879419 (dalle ore 16,00 in poi) o al mobile 333 8568464 (phonecall & sms)

http://www.arciliuto.it/it/programmazione/spettacoli/222-alessadroerrico.html

***

Eppure ti dico ciao” è una canzone d’amore. Prima di tutto è questo, la storia di un sentimento totale e incondizionato che raggiunge la perfezione nel momento in cui finisce.

“Eppure ti dico ciao” è un inno alla vita, ai giorni di sole come a quelli “neri di pioggia”, ed è un inno alla felicità. Ma cos’è la vita? E cos’è la felicità?

Questa canzone e questo video raccontano, esattamente, una vita in 4 minuti. Una vita che scivola via nel tempo di una canzone, una canzone “leggera” che parla di un tema “pesante” e lo fa da una prospettiva precisa: quella del malato, l’unico che, quando si parla di eutanasia, avrebbe veramente il diritto di rispondere alla domanda che sta dietro (e davanti) tutto il dibattito tra pro e diversamente pro life: Che cos’è la vita?

Perché “Eppure ti dico ciao” è anche la storia di Piergiorgio (detto Piero) e Wilhelmine (detta Mina), loro malgrado protagonisti di un qualcosa molto più grande di loro.
Alessandro ha letto alcune lettere di Piero e soprattutto ha ascoltato la voce rotta di Mina mentre lo ricordava.

Una storia d’amore incredibile, per molti versi “inspiegabile e incomprensibile” com’era il dolore secondo lui, quel dolore che nessuna macchina poteva alleviare, nessuna carezza e nessuna promessa potevano lenire.

Il dolore di chi lentamente vede la vita scivolare davanti ai suoi occhi senza poterla vivere veramente, il dolore di un uomo che viveva in quello che Pavese chiamava “un mondo di pietra e di cielo”, il dolore di un ragazzo che, scoperta la sua malattia, quando ancora aveva l’uso delle gambe chiese al padre con cui andava a caccia di sparargli “un colpo in faccia” e che ha continuato tutto il resto della sua vita non vissuta a chiedere solo di morire con dignità. E avrebbe potuto farlo, come molti, nella clandestinità. Ma non l’ha fatto. E – come lei ha donato la sua vita a lui, amandolo e perdendolo ogni giorno un po’ di più (“giorni sbiaditi ad amarti per perderti”) – anche lui ha voluto dare un senso alla sua non-vita lasciando un segno, iniziando una guerra per un diritto sacrosanto e inalienabile.

Ecco perché “Eppure ti dico ciao” è una storia d’amore e di guerra, “La guerra di Piero” appunto, un altro Piero non meno eroe dell’altro.

Una guerra che i funerali di Vittorio Casamonica, celebrati con sfarzo e sprezzo etico proprio nella stessa Chiesa che negò il funerale con rito religioso a Piergiorgio Welby, sembrerebbero dare per persa. Per la Chiesa Welby era contro la dottrina cattolica, Casamonica no.

Roberto Vecchioni parlando de “La guerra di Piero”, la famosa canzone di Fabrizio De André che sta – non a caso – nel sottotitolo di Eppure ti dico ciao, ha fatto una sintesi fulminante e bellissima:

«Ci sono due uomini. Uno davanti all’altro. Uno spara e si salva. L’altro non spara e muore. Ma chi è che vince? Vince sempre quello che non spara. Quello che non spara è Piero, l’altro non è nessuno».

Ecco, anche “Eppure ti dico ciao” parla di Piero, un altro che, per usare le parole di De André, «ha dato la vita» ma non «ebbe in cambio una croce».
Proprio uno che non spara, ma che alla fine vince.

eppure ti dico ciao

PER INFO:
Massimiliano Artibani + 39 327 6506536 martibani@gmail.com

Alessandro Errico:
MUSICA
http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Errico
• «Eppure ti dico ciao (La guerra di Piero)» (s), Joe & Joe 2015
• «Il mio paese mi fa mobbing (Il disertore)» (s), Joe & Joe 2014
• «Mai e poi mai (C’è stato un tenmpo)» (s), Joe & Joe 2013
• «Il Mondo Dentro Me», Sugar 1996
• «Esiste Che», Sugar 1997

RICERCA
• Ricercatore presso Università Roma Tre (2013~presente)
• Premio “Valentino Gerratana” (per «Poetica e politica, potere e linguaggio») (2003-2008)
• Membro del comitato di redazione di Critica Marxista (2005~presente)
PUBBLICAZIONI
• «Piccolo dizionario delle italiane. Da A come aborto a Z come zitella», di Emanuela Bruni e Alessandro Errico, pp. 233, Mursia, Roma 2012
• «Poetica e politica: il metodo Gramsci» in Domande dal presente. Studi su Gramsci, Carocci, Roma 2012
• «Giuseppe Verdi: il “nazionale-popolare” in musica» in Il nostro Gramsci, Viella, Roma 2012
• «Musica», «Jazz» in Dizionario gramsciano 1926-1937, Carocci, Roma 2009
• «BGR: Bibliografia Gramsciana Ragionata», Viella, Roma 2008
• «Politiche dissonanti» in Almanacco ODRADEK di scritture antagoniste, Odradek, Roma 2006
• «Poetica e politica. Sul “metodo” di pensiero di Antonio Gramsci», Critica Marxista, n. 5, sett.-ott. 2005
• «Campi di conflitto. La poesia civile» in Almanacco ODRADEK di scritture antagoniste, Odradek, Roma 2004

CONVEGNI
• «Perché e come leggere Gramsci oggi» (Università di TS, 2012) [Relatore]
• «Una giornata per riflettere sull’identità italiana con gli occhi di Antonio Gramsci» (Università di TO e Fondaz. Gramsci, 2012) [Relatore]
• «Valentino Gerratana “filosofo democratico”» (Università RM3, 2010) [Organizzatore]
• «Leonardo e il gioco delle arti» (Università RM3, 2009) [Relatore]
• «Il nostro Gramsci» (Fondaz. Gramsci, 2007) [Relatore]
• «Antonio Gramsci: tra passato e presente» (Centro Interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani, 2007) [Relatore]
• «Antonio Gramsci, un sardo “nel mondo grande e terribile”» (IGS, Cagliari-Ghilarza-Ales 2007) [Relatore]

FaceBook:

https://www.facebook.com/alessandroerricoofficial/

bio:
https://www.linkedin.com/profile/view?id=81769693&trk=nav_responsive_tab_profile_pic

pagina ufficiale:
https://itunes.apple.com/it/album/il-mio-paese-mi-fa-mobbing/id824130687?i=82

***

Teatro ARCILIUTO

Piazza Montevecchio, 5 – 00186 Roma (Italy)
Tel. +39 06 6879419 o al mobile 333 8568464
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Questa voce è stata pubblicata il 9 settembre 2015 da in News con tag , , , , .

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