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Giovedì 14 maggio 2015, al Teatro Arciliuto di Roma, Controrecords presenta ANTONIO PIGNATIELLO in “A SUD DI NESSUN NORD”
Con
Antonio Pignatiello – Voce, chitarre e armonica
Mattia Franceschini – pianoforte e tastiere
Luigi Pistillo – chitarre
Maurizio Perrone – contrabbasso
Paolo Camerini – contrabbasso elettrico
Gianfilippo Invincibile – batteria
Ludovica Valori – fisarmonica e Voce
Franco Pietropaoli – mandola e chitarra classica
Simone Fiaccavento – ingegnere del suono
«Questo disco è una sorta di orchestra tascabile: canzoni affollate di voci perdute, fatte ora di un mare in tempesta, ora di un lamento, ora di un canto antico, ora di trombe mariachi e serenate lontane – racconta Antonio Pignatiello. Sono storie che pur compagne all’oggi vivono senza tempo, perché senza tempo sono le circostanze e i destini degli uomini. Questo album nasce dai volti e dalle storie di persone incontrate sulla strada. Ogni incontro ha donato meraviglia al canto. Le storie si sono intrecciate in un divenire continuo. I luoghi, poi, hanno spinto la memoria oltre il ricordo. E’ fiorito così quel suono cercato, “Con pieno spargimento di cuore”, per meglio condividere la vita».
Dalle ore 20,30 Aperitivo con buffet facoltativo nel salotto musicale
Drink Euro 10,00 Si consiglia la prenotazione.
Ore 21,30 spettacolo nella Sala Teatro,·
Ingresso Intero Euro 12,00
Ingresso Ridotto Euro 10,00
(il ridotto è riservato alle persone iscritte alla NewsLetter del teatro)
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Si ricorda che il numero dei posti è limitato ed è consigliabile la prenotazione: tel. 06 6879419 (dalle ore 16,00 in poi), mobile 333 8568464, mail: info@arciliuto.it
http://www.arciliuto.it/it/programmazione/spettacoli/187-antoniopignatiello.html
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Esce il secondo album di Antonio Pignatiello dal titolo “A Sud di Nessun Nord” con l’etichetta torinese Controrecords, mixato da Taketo Gohara (produttore e ingegnere del suono di Vinicio Capossela) e con la partecipazione di Marino Severini (THE GANG) e molti altri musicisti sparsi lungo la penisola italiana e la Francia. Le nuove canzoni sono un’opera che ci riporta ad atmosfere messicane intrecciate e mescolate alle melodie del vecchio West alla Morricone e alle milonghe argentine dal suono caldo e vibrante. Poi ci sono le parole e i libri invecchiati, come certe pellicole cinematografiche, e resta la polvere tra New Orleans, il Mexico e l’Arizona. I testi traggono spunto da quel vecchio west americano, da scrittori come H. Charles Bukowski, John Fante, Edgar Lee Masters, Sherwood Anderson, per tornare indietro alle radici greche di Anacreonte e latine di Catullo, al “Mestiere di Vivere” e ai “Dialoghi con Leucò” (da cui traggono spunto due canzoni) di Cesare Pavese. Ne esce un album fatto di canzoni che mirano dritte al cuore, come in un vecchio film di Sergio Leone.
Dodici canzoni on the road con in copertina un’opera inedita dal titolo “Sosta a Sud” (olio su tela 50×50) del pittore Alessandro Quatrale pensata appositamente per questo album.
IL NUOVO ALBUM “on the road” DI ANTONIO PIGNATIELLO, un viaggio musicale iniziato dai paesi dell’Irpinia d’Oriente – “Paesi che hanno la testa tra le nuvole, che sognano il mare, ma possono solo desiderarlo” – in una casa di campagna avvolta dal silenzio e dal vento. “Un viaggio sulle montagne, inseguendo il treno delle nuvole lungo i binari della vita, per arrivare ancora più in fondo, fino alla terra del fuoco”.
ANTONIO PIGNATIELLO nasce a Lacedonia (Av), a due passi dall’Irpinia d’Oriente, il 9 settembre 1981.Scrittore ed eclettico cantastorie notturno.Dopo aver vissuto la terra d’Irpinia, si trasferisce a Bologna e poi a Roma, dove tuttora scrive, compone e canta.Svariate le collaborazioni con giornali e tv nazionali e locali; cura, inoltre, la regia di videoclip e cortometraggi tra cui Molo 22 con Philippe Leroy e Donato Placido, per poi dedicarsi, totalmente, alla musica e alla poesia: prima c’è la collaborazione mai interrotta con il maestro del free jazz Pasquale Innarella e, nell’ottobre del 2009, l’incontro umano e musicale con il mago dalle cento mani, il pianista Giuliano Valori. Nell’agosto 2010 si aggiudica il premio Miglior Brano Inedito con la canzone Folle al Solarolo Festival.
DICONO DI LUI
Recensioni dell’Album “Ricomincio da Qui” ”Un disco di alta levatura culturale che celain modo neanche troppo misterioso il desiderio dell’autore di trattenere un ricordo che si scioglie in uno sguardo.”(P. Rinaldis – Il Fatto Quotidiano)
“Pignatiello, un cantautore dalle radici musicali solide, e dalla vena creativa non banale. “Ricomincio Da Qui” è, dunque, un disco curato come se ne sentono ben pochi in questo periodo, e siamo certi che nel prossimo futuro si ritaglierà uno spazio di primo piano nella scena cantautorale italiana.”(S. Esposito – BlogFoolk.com)
“Una meraviglia sonora e poetica che naviga contro ma sulla giusta strada, quella lontana dai rumori d’oggi, un disco che è un capolavoro della riscossa dei nuovi poeti che sono stupendamente sempre fuori moda, ringraziando un qualsiasi Dio.”(M. Sannella – La Scena)
“Insomma, Pignatiello sembra andare in “direzione ostinata e contraria” per dirla con le parole di De André, ma sicuramente ha splendidi compagni di viaggio al suo fianco. “Ricomincio da qui” (Controrecords) è una sorta di romanzo visionario e musicale, non un semplice disco.”(S. Castro – Paper Street)
“In “Ricomincio da qui” troverete spunti tratti da Calvino, Pasolini, Pavese, Bukowski, Tabucchi, Fante, Tondelli, e sonorità dal vecchio sapore waitsiano miscelato con un pizzico di Tenco, Ciampi, Conte, De Andrè e un retrogusto che ricorda qualcosa di Gershwin. Un ottimo primo album”.(B. De Martino – Storia della musica)
“Dal cinema francese al terremoto dell’Irpinia, una sintesi coinvolgente di umori, stati d’animo velati da una dolce malinconia, concretizzatisi grazie anche al valore aggiunto di un pianista di indiscusso valore qual è Giuliano Valori e ad un grande jazzista italiano qual è Pasquale Innarella. Complimenti ad Antonio, una sorpresa nella sorpresa di essermi sorpreso a cantare l’amaro amore di “Ricomincio da qui”.(G. Bianco – SALTinARIA)
“Per poter assorbire totalmente la dimensione artistica nella quale si muove Antonio Pignatiello occorre, innanzitutto, una spiccata predisposizione alla sensibilità culturale. […] fin dal primo apprezzamento l’album Ricomincio da qui solletica un dubbio irrisolvibile, che induce a chiedersi se lo si è scelto oppure, all’inverso, se da esso si è stati scelti; se è la ragione a riconoscerne i meriti o, di contro, se è il cuore a lasciarsi rapire da una fascinazione insondabile”.(V. Scola – Musiczoom)
“Antonio Pignatiello accompagna anime senza fortuna in un viaggio clandestino, nell’attesa del ritorno”.(Corriere dell’Irpinia)
“Un disco delicato e malinconico. In fondo Pignatiello è un crooner d’altri tempi”.(A. Morel – Allaradio.org)
www.antoniopignatiello.it
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